INDUSTRIA 4.0 e IIoT

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Fondato sul concetto di IIoT (Industrial Internet of Things), il piano di sviluppo per l'Industria 4.0 rappresenta un'opportunità di ampio respiro per rinnovare il tessuto socio-economico nazionale attraverso una radicale modernizzazione tecnologica e, soprattutto, organizzativa. Attuare un simile cambiamento di paradigma, tuttavia, rappresenta una sfida estremamente impegnativa.

  Industria 4.0 e IIoT

Il ruolo del professionista nell'ambito del Piano Nazionale Industria 4.0 si lega non soltanto ad un obbligo legislativo secondo quanto si è via via delineato negli ultimi anni (a partire dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 e s.m.i.) in termini di attività peritali e di classificazione di risorse ad elevato profilo tecnologico, ma costituisce – piuttosto – un'opportunità fondamentale per le imprese sul territorio nazionale (o delocalizzate e in fase di reshoring), ossia la possibilità di fruire del valore aggiunto costituito da un'approfondita analisi tecnica e metodologica di terza parte condotta da uno specialista qualificato.

Il passaggio alla dimensione imprenditoriale 4.0, infatti, non rappresenta un'ordinaria scelta economica analoga al processo di gestione di un qualsiasi investimento aziendale: segna, piuttosto, l'ingresso a buon diritto nel Ventunesimo secolo, ovvero in quella realtà destinata a trainare e guidare il tessuto socio-economico del proprio settore di mercato servendosi di strumenti all'avanguardia e di una logica altrettanto innovativa dominata dal concetto stesso di interconnessione.

In quest'ottica, l'apporto del professionista è cruciale, vuoi in termini esperenziali vuoi nella possibilità di inquadrare sia i vantaggi sia le nuove vulnerabilità che l'integrazione nell'Internet Industriale delle Cose (IIoT, Industrial Internet of Things) comporta, prima fra tutte la necessità di imparare a selezionare, valorizzare e – soprattutto – proteggere il patrimonio di dati che ci si trova a dover gestire nel momento in cui l'impianto inizia a dialogare con l'infrastruttura informativa dell'impresa e, di conseguenza, con la Rete.

Ne deriva l'imperativa urgenza di attuare una meticolosa e documentata indagine non soltanto in merito alle risorse 4.0 in se stesse (finalizzata in parte a ricondurne correttamente le caratteristiche ai ben noti Allegati), ma anche dell'intero modello di gestione che da esse deriva, con le sue ricadute in termini di ottimizzazione dei processi, di sicurezza occupazionale, di sorveglianza informatica e, non ultimo, di risparmio energetico: in breve, vagliando tutti quegli indicatori-chiave che andranno a riflettersi positivamente sul tessuto socio-sanitario ed occupazionale, ricambiando ed equilibrando sul lungo periodo le agevolazioni accordate dal Legislatore in prima battuta.

In ciò, ecco che la figura del professionista ordinistico va a garantire naturalmente quei fondamentali requisiti di terzietà, di indipendenza e di sussidiarietà che non sono soltanto requisiti normativi, bensì un tramite rilevante a tutela delle imprese e della comunità, al contempo

  Come specialista attivo nel campo dell'innovazione digitale e membro del GdL Industria 4.0 dell'Ordine degli Ingegneri di Milano, l'analisi delle tecnologie e dei diversi livelli di interconnessione legati all'Industria 4.0 rientra nelle mie competenze professionali. Desideri altre informazioni al riguardo?

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