SOPRALLUOGHI TECNICI E PERITALI

Il sopralluogo diretto rimane ancora oggi il principale strumento di indagine tecnica, specie per quel che riguarda la sfera peritale nel campo dell'ingegneria forense e non solo

Benchè negli anni siano stati sviluppati numerosi strumenti di monitoraggio a distanza, il sopralluogo diretto costituisce, a tutt'oggi, un prezioso strumento di indagine tecnica sia per quel che concerne la sfera peritale nel campo dell'ingegneria forense, sia in altri settori come la valutazione dei rischi o la progettazione industriale.

A seconda del contesto, il sopralluogo richiederà risorse differenti, ma è indubbio che il medesimo approccio sistematico consentirà di raccogliere utili evidenze che verranno, successivamente, organizzate dal punto di vista documentale (report, perizie ecc.).

Tra i principali ambiti in cui il sopralluogo tecnico costituisce una buon prassi, ricordiamo:

• le indagini ambientali nei luoghi di lavoro per valutarne la vivibilità in funzione dei principali agenti fisici (rumore, luce, vibrazioni ecc.) e delle condizioni microclimatiche;
• più in generale, il rilevamento e la valutazione obbligatoria dei rischi per la salute dei lavoratori (TU81/08);
• la verifica di conformità ai criteri di sicurezza stabiliti per macchine, attrezzature e accessori di sollevamento (Direttiva Macchine);
• tutte le attività peritali, sia in collaborazione col CTU che in ambito stragiudiziale;
• la classificazione delle aree soggette a pericolo di esplosione (ATEX, UNI EN 1127);
• i rilevamenti post-incidentali con asseverazione formale delle evidenze legate al sinistro.

In ultima analisi, il sopralluogo tecnico è la saggia premessa a qualsiasi attività d'ingegneria propriamente detta, perchè consente di documentare fatti e problemi così come sono adesso per studiare nuove soluzioni così come saranno domani ∎

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